Dei dolori del genitore


Se pretendi che i tuoi figli abbiano valutazioni alte a scuola o negli esami, sei responsabile della loro ansia da prestazione,
se rassicuri i tuoi figli dicendo: "Non mi interessa il voto, purché tu conosca l'argomento e arricchisca la tua formazione", stai sottovalutando le loro potenzialità e instilli in loro il dubbio di non essere all'altezza di risultati migliori.

Se, quando tuo figlio lamenta un malessere, cerchi di rassicurarlo dicendo che non è nulla e passerà, dimostri di non credergli e lui si sente abbandonato,
se, nella stessa situazione, ti metti accanto a lui , gli chiedi i suoi sintomi e poi chiami immediatamente il medico, gli fai credere che abbia qualcosa di grave e lo turbi.

Se cerchi di conoscere gli amici dei tuoi figli, sbagli, perché si sentono controllati,
se non ti curi delle loro frequentazioni, sei un genitore superficiale e menefreghista.

Se lasci liberi i tuoi figli di uscire la sera e di fare tardi, sei un incosciente, perché troppa libertà fa male e poi chissà che può succedere,
se impedisci loro di fare tardi, sei un mostro, un dittatore nazista che castra le loro legittime aspirazioni alla socialità.

Se imponi ai tuoi figli di mangiare tutto e di tutto, sbagli, perché non rispetti i loro gusti individuali, 
se cucini quattro pietanze diverse per pasto, sei una scema e, oltretutto, non li prepari alla vita fuori casa.

Se chiedi ai tuoi figli la collaborazione per le attività domestiche, sei ingiusta, perché il loro dovere è solo studiare e la casa è compito tuo,
se fai tutto da sola sei una presuntuosa, che si crede un supereroe.

Se spingi i tuoi figli a viaggiare, a studiare musica , a fare inglese e a praticare sport, li carichi di troppi pesi e, quindi, li stressi,
se, visti i tempi, non li fai partire e li lasci liberi di dedicarsi alle attività che vogliono (oppure all'otium, da cui nasce la meditazione), sei un genitore che non dà stimoli e i tuoi figli saranno dei falliti.

Se chiedi ai tuoi figli cos'hanno fatto a scuola, all'Università, con gli amici, sei un impiccione e violi la loro privacy, 
se non fai domande sei un genitore troppo preso dalla sua vita per ascoltarli.

Voglio un periodo di ferie.

Commenti

  1. Che nostalgia del sano buon senso di una volta,
    oggi è tutto più difficile, poveri genitori, sbagliano (quasi) sempre!
    Un caro saluto, buona serata e Buona Pasqua!!
    Carmen

    RispondiElimina
  2. qualunque cosa fai,ovunque te ne andrai,tu sempre pietre in faccia prenderai...

    RispondiElimina
  3. Io andrei dritta per la mia strada seguendo la tua bussola, e con un po' di sano "Non ti curar". E comunque buone vacanze! ;-)

    RispondiElimina
  4. "come fai fai, sbagli.." fare quello che si sente, è la strada giusta da percorrere!!
    goditi le vacanze e... Buona Pasqua!1
    un abbraccio
    A, Ct

    RispondiElimina
  5. io credo che a volte sia meglio non mettersi a pensare troppo ed agire secondo l'input del momento. dando un colpo al cerchio e uno alla botte...

    RispondiElimina
  6. Solidarietà per una categoria vessata cui tutti sono dispostissimi a dare consigli mattino, pomeriggio e sera.
    Comunque in casa io mi farei aiutare un po' - soprattutto dal maschio ^__^
    Auguri!

    RispondiElimina

Posta un commento